Il caffè, oro nero degli italiani, ma largamente consumato anche in numerosi altri Paesi del mondo, è noto per le sue proprietà di vasocostrittore, contro il disturbo dell’emicrania, ma soprattutto è conosciuto per la sua capacità di svegliare e migliorare le prestazioni cognitive, le capacità di memoria e di apprendimento.
Tuttavia, una recente ricerca effettuata dai ricercatori della University of Alberta, dimostrerebbe che l’assunzione regolare di caffeina ha effetti più deboli rispetto al consumo sporadico della bevanda. Lo studio è stato condotto su un campione di venti donne di età compresa tra i 18 ed i 37 anni, dieci delle quali erano consumatrici accanite di caffè, le restanti dieci ne consumavano invece due tazzine a settimana.
I risultati del confronto tra la salute delle prime con le seconde hanno riportato che la pressione sanguigna, il funzionamento cardiaco e le prestazioni cognitive erano simili già dopo la soglia di consumazione di circa 350 millimetri di caffè, dimostrando che i benefici della caffeina sono evidenti anche solo con qualche tazzina a settimana.
Inoltre, la digestione della caffeina quotidianamente provoca qualche problema nella pressione sanguigna. E’ quanto hanno notato nel corso degli esami, l’autore dello studio Michael Kennedy ed il suo team di studenti:
Ci possono essere alcuni disturbi nel sistema cardiovascolare per via dell’adeguamento alla digestione della caffeina ogni giorno. Per le persone a rischio di pressione alta, che bevono abitualmente caffè, ridurre l’assunzione di caffeina sarebbe un modo efficace per abbassare di conseguenza la pressione sanguigna.
Per questa ragione, è consigliabile non eccedere con il consumo di caffè, dal momento che le sue proprietà benefiche sono valide anche se si assume la bevanda a piccole dosi, mentre il consumo eccessivo, come abbiamo visto, può provocare altri tipi di disturbi.
Si consiglia, comunque, di non superare le tre tazzine al giorno, e di usare il caffè solo in particolari momenti della vita in cui è richiesta buona capacità di memoria.