Non ci stancheremo mai di ripetere che uno stile alimentare sano può prevenire l’insorgenza di molteplici patologie, primo fra tutti il cancro, e che l’obesità espone al rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, diabete e ipertensione. Tanto più che sono ormai quasi all’ordine del giorno gli studi e le ricerche che hanno come oggetto l’influenza negativa di queste condizioni sul nostro stato di salute generale.
L’ultimo campanello d’allarme giunge dall’Istituto di medicina sociale e preventiva di Berna che, in collaborazione con i colleghi di Manchester, ha rilevato che esiste una netta correlazione fra l’indice di massa corporea (IMC) e l’incidenza di alcune forme di cancro come quelli all’intestino, ai reni, all’esofago e alla tiroide. Lo studio, basato sull’analisi di 140 articoli scientifici pubblicati negli ultimi 40 anni, ha analizzato inoltre le differenze fra i sessi nell’incidenza dei tumori anche in relazione alla provenienza geografica.
E’ stato trovato che gli uomini in sovrappeso (con un IMC di 5 punti superiore al normale) hanno maggiori probabilità di sviluppare un cancro al colon, precisamente il 24% in più, percentuale che si innalza fino al 50% per cento se l’indice di massa corporea è più elevato di 10 punti. Gli uomini sarebbero inoltre più esposti anche allo sviluppo di tumori della pelle (melanomi), mentre per le donne il pericolo è rappresentato da cancro al seno, al collo dell’utero, alla cistifellea e al pancreas. In particolare è emerso che il rischio di insorgenza del cancro al seno aumenta con la menopausa e riguarda più le donne asiatiche che le occidentali.
Non sono emerse differenze nell’incidenza fra i due sessi per i tumori ai reni, all’intestino, all’esofago e alla tiroide. I ricercatori non sono attualmente in grado di stabilire quale sia esattamente la modalità attraverso la quale un indice di massa corporea elevato possa causare l’insorgenza delle suddette forme di cancro (in realtà però sono venti i tumori presi in considerazione) nè le ragioni delle differenze rilevate fra uomini e donne. In attesa che vengano svolti ulteriori studi forse è meglio mettersi a dieta .