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Allarme rifiuti radioattivi a Savignano Irpino, registrato aumento incidenza tumorale in Campania

Due episodi di illegalità hanno oggi riportato l’attenzione sul problema dell’inquinamento causato dai rifiuti radioattivi.
Il primo riguarda l’intercettazione di un carico di rifiuti destinato allo smaltimento nella discarica di Savignano Irpino, carico contenente tracce di materiale radioattivo, potenzialmente pericoloso per la salute degli abitanti della zona.
Il secondo fatto, altrettanto grave, riguarda il blocco di altri due tir contenenti ben quaranta quintali di rifiuti tossici, diretti in Irpinia, introdotti stavolta illegalmente in Campania e provenienti dalla provincia di Foggia.

L’intervento tempestivo dei carabinieri ha scongiurato il pericolo in entrambi i casi, dimostrando la piena capacità di gestire una situazione così delicata come quella dell’ingresso di rifiuti tossici in Campania, situazione che va avanti da anni più o meno alla luce del sole.
Ma non basta aver bloccato i carichi radioattivi per rassicurare i cittadini dei comuni prescelti per i siti di stoccaggio.

Le sostanze incriminate bloccate oggi sono altamente nocive oer la salute.
Nel caso di Savignano Irpino si tratta di rifiuti ospedalieri: le sostanze radioattive individuate sembrano essere, infatti, scarti di Iodio 131.
Per quanto riguarda i due tir introdottisi illegalmente in Campania, i rifiuti erano invece costituiti per la maggior parte da materiale ferroso, batterie esaurite, profilati di eternit, scarti di rame, tutte sostanze altrettanto rischiose per il benessere dei cittadini che abitano nelle zone limitrofe ai luoghi di stoccaggio.

Nelle zone in cui venivano smaltiti illegalmente i rifiuti tossici provenienti dalle industrie del Nord, si è registrato un incremento dei tumori.
E’ accaduto nei comuni di Giugliano e Pianura, ad esempio, dove si sono verificati molti casi di tumori alla tiroide e linfoma di Hodgkin.
Per non parlare di un considerevole aumento riscontrato dagli esperti di aborti spontanei, legati a malformazioni congenite.

I dati dei registri tumori in Campania, hanno allarmato addirittura l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), proprio perchè in controtendenza con gli anni precedenti.
Il Sud, infatti, ha sempre avuto un numero di tumori inferiore a quelli che colpiscono la popolazione del Nord, dovuto allo scarsa industrializzazione del Meridione, che preservava dallo sviluppo di patologie tumorali.
Oggi non è più così e il divario tra Nord e Sud, l’unico vantaggio che forse era rimasto al Mezzogiorno, si sta colmando.
L’aspetto ancora più preoccupante è che a essere colpiti sono i giovani meridionali, con una media di età nettamente inferiore alle persone colpite al Settentrione.
A peggiorare ulteriormente una situazione già critica per la salute dei cittadini campani, è un altro preoccupante dato: i tumori in aumento sono proprio quelli un tempo rari al Sud come cancro del polmone, del fegato, della vescica e del pancreas.

Nonostante le incidenze tumorali, le morti e gli aborti provocati dall’inquinamento da rifiuti radioattivi, le autorità continuano a definire “ingiustificati” gli allarmismi.
Se vostro figlio si ammala di tumore ai polmoni per colpa dello smaltimento illegale di sostanze tossiche, non allarmatevi dunque e mantenete la calma. E scusate se ci sembra un tantino paradossale…