Da oggi preferire il parto naturale per far venire alla luce un figlio, salvo non si riveli strettamente necessario un taglio cesareo, può risultare ancora più utile per salvaguardare la salute del nascituro.
Una recente ricerca olandese, effettuata da un gruppo di ricercatori coordinato da Caroline Roduit, e pubblicata sul periodico di malattie respiratorie Thorax, ha infatti stabilito che i bambini nati con un cesareo sono più a rischio asma rispetto ai neonati messi al mondo in modo naturale.
Le percentuali non sono da sottovalutare, dal momento che si tratta di cifre molto alte: a partire dall’ottavo anno di vita i bambini nati con cesareo hanno ben l’80% di probabilità in più di ammalarsi di disturbi alle vie respiratorie come l’asma.
La percentuale si fa sempre più alta se i bambini sono figli di genitori allergici, risultando tre volte più esposti dei figli di non allergici.
I bambini nati da madre e padre allergici hanno infatti il 9% delle probabilità in più di soffrire d’asma durante l’infanzia.
I casi di asma sono aumentati proporzionalmente ai parti non naturali, passati dal 5% negli anni Settanta al 30% del 2000.
La causa di questa connessione tra asma e parto cesareo è da ricercarsi, secondo la Roduit, nell’attivazione, più o meno immediata, della risposta immunitaria nella primissima infanzia. I bambini che vengono al mondo in maniera naturale, infatti, sono subito a contatto con i microbi ed hanno pertanto un sistema immunitario molto più reattivo sin dai primi giorni. Lo stesso non avviene per i nati da cesareo, che si abituano più tardi alla presenza di agenti patogeni, sviluppando un maggior rischio di ammalarsi di asma, di altre patologie delle vie respiratorie e di soffrire di allergie.
Meglio scegliere il parto naturale, dunque, sempre che non ci siano davvero serie motivazioni che spingano a non far venire alla luce un bambino naturalmente.
[Fonte: Apcom]