Tra i ricordi delle vacanze c’è spesso un brutto episodio di stitichezza (stipsi), quando non si ha il problema contrario, ovvero la diarrea del viaggiatore! Ma per quale motivo l’intestino si blocca? Sicuramente molto dipende dal tipo di vacanza. Se si decide di mangiare un panino a pranzo ed un trancio di pizza a cena, non ci si può aspettare altro dopo qualche giorno.
Ma il Prof. Sergio Morini Primario Gastroenterologo dell’Ospedale Nuovo Regina Margherita di Roma ci spiega che l’aspetto mentale gioca un ruolo determinante:
“Molte ricerche scientifiche hanno dimostrato che l’insorgere di una stitichezza vacanziera ha un’origine assolutamente psicologica. Soprattutto le donne ed i bambini, risentono di questo cambiamento. C’è una adattabilità più difficile.
Questo accade anche nella quotidianità, non sono rari ad esempio i casi di stipsi nei bambini che iniziano ad andare a scuola, o nelle signore che cambiano lavoro o ufficio. Anzi, nelle donne sembra essere una difesa inconscia, essendo fisiologicamente più predisposte ad infezioni.”
Ma allora cosa fare? Esistono dei mezzi per prevenire o comunque un metodo per risolvere il disturbo prima che la vacanze finiscano? Spesso la stitichezza porta con se una sensazione di pesantezza, dolori addominali, nausea, che rischiano di guastare il relax.
“Il problema esiste concretamente e da sempre-ci spiega Morini che con un sorriso ricorda:- durante la mia infanzia c’era l’abitudine della purga preventiva per tutti i bambini, il primo giorno di vacanza! Non serve.
La terapia più opportuna è la rilassatezza, anche e soprattutto mentale: in questo contesto si ha più tempo per andare in bagno, non ci sono stress o orari particolari che ce lo vietano. L’alimentazione è solitamente quella giusta per l’equilibrio dell’intestino: frutta e verdura fresca, ovvero fibre.
C’è tempo e voglia anche per fare delle passeggiate: quel minimo di attività fisica che rientra nei corretti stili di vita. Non bisogna però dimenticarsi di bere tanta acqua. Insomma tutto passerà in pochi giorni. Se questo non accade si possono assumere delle purghe tradizionali, o anche alcune soluzioni che hanno la capacità di trattenere l’acqua nell’intestino”.
A quel punto l’organismo farà il suo solito dovere.