Una delle principali preoccupazioni che accompagnano la nascita di un bambino riguarda proprio la sua salute. Le future mamme devono infatti seguire alcune semplici regole nella vita quotidiana e sottoporsi a controlli periodici e rigorosi. Per scongiurare poi l’assenza di particolari patologie vengono invece effettuate analisi specifiche.
Tra queste, l’ecografia prenatale è sempre stata ritenuta un efficace strumento diagnostico per riconoscere le eventuali malformazioni del feto. Tuttavia, però, un recente studio svolto dalla Società Italiana di diagnosi prenatale e medicina materno fetale (Sidip) ha evidenziato che, in realtà, non si tratterebbe di un’analisi infallibile.
L’ecografia prenatale è un esame di routine che viene effttuato verso la 23esima settimana di gestazione ed è volto a rivelare possibili malformazioni del feto. Poichè però, i dati dimostrano che 1 bambino su 10 nasce con malformazioni, addirittura gravi nel 30% dei casi, si è incominciato a dubitare dell’affidabilità di tale metodologia diagnostica e così ci si è accorti che, in realtà, solo 6 casi su 10 sono visibili dal ginecologo al momento dell’ ecografia morfologica.
La brutta notizia, presentata in occasione del convegno Lo studio morfologico del feto da Claudio Giorlandino, presidente SIDIP, ha suscitato l’attenzione degli esperti del settore poichè questi risultati hanno in pratica messo in discussione i progressi scientifici fin’ora raggiunti.
Giorlandino spiega che sono circa 50 mila le differenti forme di malformazioni che possono interessare il feto e che, purtroppo, la mancanza di un arto o il labbro leporino sono più diffuse di quello che si pensa comunemente. Molte però, si formano nei periodo successivi della gestazione per cui non sono visibili quando si effettua l’ecografia. Nel 20% dei casi le anomalie, comunque, sostiene il dottore, non sono visibili.
L’attendibilità dell’esame dipende però, in parte, anche dall’esperienza del medico che deve essere esperto di diagnosi prenatale e nell’utilizzo dello strumento. Molte sono infatti le accuse rivolte ai medici dai genitori, la maggior parte delle quali si risolve solo davanti al Giudice.
Un paradosso, insomma, se si pensa che oggi, grazie alle innovazioni tecnologiche, è possibile vedere con chiarezza i tratti del proprio figlio e registrarne i movimenti.
[Fonte: Tiscali Salute.it]