Rughe addio grazie ai cosiddetti fillers. Ma con un occhio ai trabocchetti

I riempitivi o fillers, per usare un termine aglosassone molto diffuso anche qui da noi, sono tutte quelle sostanze che vengono iniettate, mediante sottilissimi aghi, sotto la pelle nel nostro corpo per ottenere benefici estetici . Alcune di queste sostanze contengono principi naturali, altre sono ottenute chimicamente in laboratorio o derivano da una combinazione tra sostanze naturali (ad esempio derivati animali) e ingredienti chimici. Tra i fillers biologici troviamo il collagene, l’acido jaluronico, l’acido polilattico mentre sono fillers sintetici artecoll, goretex e aquamid. L’uso del silicone liquido a questi scopi è vietato nel nostro paese per legge dal 1980.

I fillers vengono generalmente utilizzati per appianare le rughe, riempire i solchi del viso, le cicatrici e ottenere il rigonfiamento di labbra e zigomi . L’effetto è immediatamente visibile. La loro applicazione deve essere eseguita da un medico e può avvenire ambulatorialmente. Dopo ogni applicazione in genere è possibile riprendere le normali attività, le uniche controindicazioni riguardano allergie note al materiale da iniettare, gravidanza, malattie dermatologiche, disturbi nella coagulazione del sangue. Ma attenzione perchè i fillers possono nascondere alcune trappole.

Grattatevi pure! Il prurito è una necessità, e fa (anche) bene

Quante volte non abbiamo saputo resistere alla tentazione di grattarci? Mentre ci troviamo soli soletti a casa nostra o peggio, in pubblico veniamo assaliti da una sensazione sgradevole: il prurito e con lui dalla voglia irresistibile di grattarci, anche in parti del nostro corpo che non andrebbero grattate…soprattutto quando siamo in compagnia. Ebbene quando cediamo il prurito scompare lasciando il posto a una piacevole sensazione di sollievo, di appagamento, possiamo tornare a rilassarci. Ma perchè accade tutto questo?

Secondo una ricerca condotta negli Stati Uniti grattarsi è un bisogno inderogabile in risposta allo stimolo del prurito perchè attiva la corteccia prefrontale, centro neurologico deputato al compimento degli atti compulsivi (quelli cioè che non possiamo fare a meno di compiere), disattivando allo stesso tempo le aree cerebrali coinvolte nella percezione delle sensazioni spiacevoli. Questo meccanismo neurale sarebbe quindi alla base del potere mostrato dall’atto del grattarsi di spazzare via dal cervello le ’emozioni negative’.
Ma da cosa nasce il prurito e di conseguenza il bisogno di grattarsi?

Il prurito è causato da una stimolazione dei recettori nervosi sparsi sulla cute e può costituire una reazione a stimoli esterni (prurito esogeno) o interni (prurito endogeno). Fra le cause del prurito esogeno troviamo eczemi, dermatite seborroica, psoriasi, allergie, reazioni da farmaci, orticaria, micosi, punture di insetti, eritema solare. Sono cause del prurito endogeno prurito senile, malattie epatiche, diabete, malattie della tiroide, gravidanza, parassiti intestinali. Altre volte il prurito è legato a problemi circolatori e neurologici o a fattori psicogeni. Il prurito quindi può rappresentare un segnale che ci indica la possibile presenza di una patologia specifica.

Cellule staminali per la ricostruzione della cornea

Da anni ormai ricercatori di tutto il mondo mettono in moto le cosiddette cellule staminali per riparare tessuti e organi danneggiati da alcuni tipi di malattie o traumi. Come delle piccole formiche queste cellule vengono utilizzate per riattivare alcune aree del nostro corpo che ormai erano logorate in maniera del tutto definitiva.

Quella delle cellule staminali non è una battaglia da preparare per il futuro, ma è oggi già una realtà abbastanza affermata, basti pensare che nel campo della Dermatologia queste cellule sono impiegate de ben venticinque anni per ricostruire pelle in laboratorio e per curare gravi ustioni cutanee. E’ proprio da questa grande esperienza che si costruiscono importanti novità per il futuro.

Il Prof. Michele De Luca, professore di Biochimica dell’Università di Reggio Emilia, spiega che nella terapia cellulare è stato effettuato un importante passo avanti; infatti con l’utilizzo di diverse cellule staminali adulte dell’epitelio corneale, si è potuto ricostruire per intero la cornea umana.

Questa, che è una tecnica avanzata utilizzata in diversi centri di Oculistica specializzata in Italia, è in grado di intervenire nei casi più gravi di malattie degli occhi, dove i casi di guarigione sono pari a zero. La completa ricostruzione della cornea infatti può curare i casi più gravi di lesione agli occhi dovuta da sostanze chimiche o altro.

Le allergie sono la malattia del futuro

Lo Journal of Allergy and Clinical Immunology ha pubblicato uno studio che prospetta l’allergia come malattia del futuro. Nei prossimi anni le patologie infettive verranno sorpassate da quelle allergiche soprattutto nelle città dei paesi in via di sviluppo che sono in rapida crescita demografica.

Lo studio effettuato parte dall’analisi degli ultimi 5-10 anni nei quali è stato rilevato l’aumento dei casi di eczema infantile. Il capo-ricercatore Hywel Williams ha spiegato che la causa di tale aumento è dovuta ai cambiamenti ambientali perché sono da escludere i fattori genetici in quanto essi non potrebbero provocare un cambiamento così veloce.

Tale prospettiva è da prendere in considerazione viste le rilevanti ripercussioni economiche che genera nella vita familiare. L’eczema è una malattia infiammatoria della pelle, cronica e pruriginosa. Provoca arrossamento e fa sorgere efflorescenze varie tra le quali macule, papule, pustole, squame, croste e vescicole e anche lesioni cutanee da grattamento.
Le cure richiedono un esborso economico pari a quello dell’asma. Infatti le cure sono costanti e richiedono oltre a farmaci specifici, anche antistaminici e cortisonici; e si può aggiungere anche la fototerapia, molto usata, che si basa su raggi UVB a banda stretta e UVA1.
In più sono da calcolare tutte le cure “per uso locale”, cioè trattamenti emollienti e lenitivi da applicare direttamente sulla pelle insieme agli adeguamenti ambientali dei posti dove si vive, quindi i luoghi famigliari che devono cercare di eliminare le cause allergologiche e irritative che scatenano l’eczema: da sostanze come detergenti a sostanze inalanti o per contatto che peggiorano le condizioni del soggetto, come anche gli alimenti, tra i quali bisogna acquistare anche quelli specifici o seguire diete particolari.