Se è vero che agli italiani (uomini e donne) spetta il primato del raggiungimento del piacere sessuale con il 66% degli interessati che si dichiara soddisfatto, potremmo dire, della propria vita intima, allo stesso tempo si registra un vertiginoso aumento delle cosiddette coppie bianche che, cioè, non hanno più rapporti intimi per pura e semplice mancanza di desiderio sessuale. Un fenomeno che studiosi britannici hanno definito anoressia sessuale maschile e che decreta la fine della vita intima della coppia già intorno ai 40 anni. Non solo le donne quindi in preda al calo del desiderio sessuale, ma anche gli uomini. Tramonta quindi lo stereotipo del maschio sempre sessualmente disponibile verso la propria compagna, avvilito dai continui rifiuti celati dall’ormai leggendario mal di testa di lei.
Le coppie che hanno rinunciato ad avere rapporti intimi a causa del mancato slancio sessuale, in questo caso da parte di lui, si sarebbero triplicate in Italia negli ultimi dieci anni, secondo quanto afferma Bruno Giammusso, responsabile dell’Unità operativa di andrologia all’università di Catania, che ha lanciato in questi giorni a Milano una campagna sociale contro l’impotenza, promossa dalla Società Italiana di Andrologia (Sia) ed European Sexual Disfunction Alliance (Esda).
Alla radice dell’inappetenza sessuale non solo problemi di coppia, ma anche fattori individuali legati, presumibilmente, allo stress e all’iperlavoro. Non tutti gli uomini che presentano questo tipo di problema vogliono recuperare il desiderio sessuale ormai sopito. Sono in molti infatti a rinunciare totalmente al sesso, anche al di fuori della vita coniugale. Gravi le ripercussioni di questa scelta sulla relazione di coppia: il rifiuto ingenera nelle partner sensi di colpa, sensazione di non essere amate e, non ultimo, il sospetto che ci sia un’altra. Tutti elementi che alla lunga finiscono per distruggere irrimediabilmente il rapporto. Il fenomeno sarebbe sempre più diffuso soprattutto nelle grandi città, anche se non esistono ancora statistiche ufficiali.
Gentilmente potrebbe togliere i nomi dell’ articolo sovrastante,in quanto per diritto alla privacy le persone sucitate potrebbero querelarmi in quanto pur essendo un personaggio pubblico per altri versi,non potete pubblicare tutti i problemi personali per i quali chiedo aiuto a uno studio medico, da non mettere in piazza a tutti gli utenti via internet.Ho trasmesso copia dell’ atto al mio legale.
Gentile Lodovico, come vede l’ho accontentata non appena letto il suo messaggio. Il commento in cui Lei raccontava in maniera piuttosto dettagliata le sue vicende personali ora non è più visibile. Tuttavia non posso non ricordarle che è stato lei stesso a pubblicarlo, non la redazione di Medicinalive e che lo fatto di sua iniziativa e non dietro nostra richiesta.
Cordialmente.
Gent. Direttore Medicinalive,
Ha pienamente ragione Lei. Pur avendo scritto più di 21 libri pubblicati, nel mondo “on line” sono rimasto un po’ indietro con i tempi. Se avrò bisogno di altri Suoi preziosi consigli su problemi personali, userò busta chiusa e non Internet. La ringrazio e l’ammiro tanto per la Sua squisita gentilezza. Non accadrà più. Con stima. Lodovico Marchisio
Gent. Direttore Medicinalive,
Ha pienamente ragione Lei. Pur avendo scritto più di 21 libri pubblicati, nel mondo “on line” sono rimasto un po’ indietro con i tempi. Se avrò bisogno di altri Suoi preziosi consigli su problemi personali, userò busta chiusa e non Internet. La ringrazio e l’ammiro tanto per la Sua squisita gentilezza. Non accadrà più. Con stima. Lodovico Marchisio
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Io ho 24anni e ci sono stato costretto data la mia inidoneità. Condannato a pagare a vita il prezzo di non essere adatto al sesso. Fino ad un anno credevo che quello spettro se ne fosse andato ma poi è ricomparso.
Io sto con una ragazza con cui ho stretto un tacito accordo secondo il quale io non le chiedo niente e non mi spingo oltre le carezze sul viso e in cambio ho tutto l’aiuto che voglio per realizzare il mio hobby. Lei non è attratta da me questo l’ho capito e non posso farci niente, è sempre stato così con tutte. sono stato costretto a vivere un intera adolescenza da reietto, metre gli altri facevano le loro esperienze io involvevo in me stesso. All’inizio l’astinenza mi faceva arrabbiare ma ora sono apatico, il problema non mi tocca più, mi sento anestetizzato, senza emozioni. Odio il sesso questo sì, odio le persone che lo praticano e odio questa società che vede lo vive alla giornata, senza criterio. Ho pensato di mutilare il mio istinto utilizzando medicinali che inibissero la libido ma poi ho abbandonato l’idea. Attualmente pratico il “fai da te” giusto per subire danni biologici, ma niente di più. Quindi chi sceglie volotariamente l’astinenza non sà a cosa va incontro, una scelta che nella mia ottica è sciocca; diversamente chi vi è costretto da fattori esterni è da copatire ed aiutare.