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Italia, il bel Paese della cannabis tra pizza spaghetti e spinelli

L’Italia, da oggi, ha conquistato un altro triste primato in Europa, divenendo la patria della cannabis. Tra una pizza e una spaghettata in compagnia, gli italiani trovano sempre il tempo di fumare un salutare spinello, probabilmente sognando un posto migliore in cui vivere e un presidente più abbronzato, chi può dirlo!

A regalarci questo meritatissimo primo posto è stata la relazione annuale stilata, come di consuetudine, dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze e basata sull’evoluzione del fenomeno in Europa.
Nel nostro Paese la sostanza stupefacente più consumata è proprio la cannabis, di cui l’Italia risulta la maggior consumatrice nell’Unione, a pari merito, se così si può definire, con la Spagna.


Malgrado sull’uso personale di marijuana siano state applicate norme più severe, il consumo nella Penisola non accenna a diminuire, tutt’altro, sembra subire un costante incremento. A farne uso è l’11,2% della popolazione di età compresa tra i 15 e i 64 anni.
Ad emergere dal rapporto Ue altri preoccupanti fenomeni in espansione, primo tra tutti, la diffusione dell’uso di altre sostanze stupefacenti come la cocaina e l’eroina.
La coca trova nel nostro Paese, tra i consumatori abituali, i giovani di età compresa tra i 15 e i 32 anni alla ricerca di forti emozioni e di sensazioni esaltanti.
Nel corso dell’ultimo anno, si stima che il 3,2% della popolazione inclusa in questa fascia di età abbia consumato polvere bianca.

In calo sembra invece essere la tendenza tra i giovanissimi al fumo dello spinello, al quale si preferiscono droghe sintetiche, anfetamine, ecstacy, Lsd, cocaina ed eroina. Ed è proprio l’eroina la droga che causa più morti in Europa.
Nel nostro Paese ne fanno uso giovani e meno giovani, in un fenomeno dilagante.
Cresce anche la preoccupazione sul fronte della vendita on-line di sostanze stupefacenti e droghe sintetiche, un fatto gravissimo perchè porta anche i più reticenti o timorosi di rivolgersi a pusher e spacciatori, a provare nell’anonimato le sensazioni forti offerte, a buon mercato, dalla droga.