Il morbo, o meglio, la malattia di Parkinson, è la patologia degenerativa del sistema nervoso centrale più diffusa dopo il Morbo di Alzheimer. Essa comporta la distruzione progressiva delle cellule nervose (i neuroni) situate in una zona del cervello denominata sostanza nigra e deputate alla secrezione di un particolare neurotrasmettitore: la dopammina. Tipicamente i primi sintomi si manifestano intorno ai 60 anni (70-80% dei casi), mentre è piuttosto raro l’esordio della patologia, che interessa entrambi i sessi in ugual misura, intorno ai 40 anni. Solo nel nostro paese 250mila persone ne sono affette.
I sintomi principali del morbo di Parkinson riguardano le funzioni motorie dell’individuo: a tremore, rigidità muscolare di tronco e arti e lentezza di movimento (la cosiddetta bradicinesia) si accompagnano debolezza, problemi di equilibrio e alterazioni della postura.
Per mitigare la disabilità motoria e rallentare l’avanzare dei sintomi può essere di grande utilità svolgere dell’esercizio fisico, che rappresenta una vera e propria terapia complementare unita a farmaci, dieta ipoproteica (necessaria per coadiuvare l’azione della farmacoterapia con levodopa) e terapia chirurgica. In particolare, sembra che gli esercizi tipici del Pilates, utili per migliorare l’armonia dei movimenti e la postura, possano agire positivamente sulle capacità di coordinazione, equilibrio e postura delle persone affette dalla malattia di Parkinson poichè implicano, tra l’altro, il coinvolgimento dei muscoli posturali e richiedono il movimento di più parti del corpo contemporaneamente. Bastano venti minuti di allenamento quotidiano.
Ne sono convinti gli esperti della britannica Parkinson’s Disease Society, nonostante non vi siano molte prove scientifiche che supportino tale affermazione. Ma c’è di più: fare del movimento aiuta anche a combattere la debolezza e la depressione che tipicamente aggredisce i parkinsoniani e rappresenta quindi uno strumento in più per non lasciarsi sopraffare dalla malattia. Il pilates favorisce inoltre una maggiore consapevolezza della propria dimensione corporea e agevola il raggiungimento di uno stato di benessere completo: psichico e fisico.