I nuovi vaccini si inaleranno via bocca con due grandi vantaggi: elimineranno terrore e dolore causati dagli aghi e, soprattutto, renderanno sicure le vaccinazioni nei Paesi poveri. Era ora che aghi e siringhe andassero in pensione. Se il sogno sta per avverarsi davvero – e in un futuro molto vicino – dobbiamo ringraziare una ricerca coordinata dall’Isrec di Losanna, in Svizzera, e pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences di questa settimana.
Lo studio, a cui partecipano gruppi di ricercatori europei, ha infatti l’obiettivo di perfezionare le nuove tecnologie per vaccini aerosol. L’impiego dei vaccini spray rappresenterebbe un passo avanti importante soprattutto nei Paesi più poveri, dove le condizioni igieniche non sono ottimali e dove manca spesso personale medico specializzato. In questi posti l’ Organizzazione Mondiale della Sanità ha già effettuato test con vaccini da inalare contro il morbillo. Allora sono stati utilizzati apparecchi usa e getta.
Questa nuova tecnica non era stata ancora presa in considerazione per le malattie provocate da virus che infettano l’organismo attraverso le mucose, come l’Aids o il papillomavirus umano (Hpv) che causa il tumore cervicale nelle donne. Ora, invece, sono stati testati con successo su 2 macachi (in cui si potenziano le difese immunitarie) e un pretest ha dato buoni esiti anche sull’uomo.
Ma un problema potrebbe esserci, soprattutto per i vaccini da inalare via naso. Lì ci sono cellule che hanno un collegamento indiretto con il cervello, ma si è visto che assumere vaccini per naso non ha effetti tossici. Escludendo per ora test per via nasale su esseri umani, per i quali verrà preferita la via orale, gli scienziati che hanno già ottenuto un nulla osta da Swissmedic, l’autorità svizzera competente in materia di farmaci, continueranno la loro sperimentazione su volontari per determinare se il vaccino spray è assorbito in maniera sufficiente da un organismo umano. Se i risultati saranno soddisfacenti si procederà alle successive fasi di sperimentazione clinica.