Con l’estate ormai alle porte i maniaci della tintarella a tutti i costi tornano alla ribalta: mentre i più fortunati hanno già cominciato a popolare le spiagge armati di ogni sorta di sostanza abbronzante, anche fatta in casa (spesso in base a ricette tutt’altro che affidabili la cui efficacia è sancita più dalla leggenda metropolitana che dalla scienza), chi invece non può concedersi questo lusso approfitta di ogni ritaglio di tempo per correre al centro estetico a fare la lampada abbronzante.
Il vero patito della tintarella infatti non ci pensa nemmeno a presentarsi in spiaggia ancora pallido ad estate iniziata ma vuole esibire sin da subito una abbronzatura invidiabile. Tuttavia è risaputo che l’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, emessi dal sole e da lampade e lettini abbronzanti può causare l’insorgenza di tumori della pelle come i carcinomi basocellulari e spinocellulari e il melanoma.
Gli esperti quindi non si stancano di raccomandare il ricorso moderato a lampade solari e l’adozione di protezioni adeguate durante l’esposizione al sole che va comunque evitata nelle ore più calde della giornata. Eppure molti, soprattutto fra i giovani, non ne tengono assolutamente conto. Non perchè siano disinformati rispetto ai rischi di un’esposizione selvaggia al sole, ma perchè semplicemente se ne disinteressano.
Questo è quanto emerso da un articolo pubblicato sulla rivista statunitense Newsweek che riporta le opinioni di moltissimi giovani che non ritengono il rischio di sviluppare un tumore della pelle un motivo sufficiente per adottare comportamenti di prevenzione vanificando così gli sforzi degli esperti.
Secondo quanto dichiarato dai ragazzi intervistati infatti l’abbronzatura è troppo glamour per rinunciarci: rende irresistibilmente attraenti e tanto basta per infischiarsene dei consigli degli esperti. E così anche quando la bella stagione non è ancora arrivata e non ci si può permettere di trascorrere intere giornate stesi al sole immobili come lucertole, si ricorre alla lampada o al lettino abbronzante arrivando a fare anche cinque lampade a settimana.
Una vera esagerazione se si tiene conto del fatto che le emissioni di raggi uva degli apparecchi per la tintarella artificiale sono molto più potenti di quelle naturalmente emesse dai raggi del sole.