Non fumare, mangiare frutta e verdura in abbondanza, fare un pò di esercizio fisico. Tre semplici regole che possono non solo aiutare a prevenire l’insorgenza del cancro, ma anche a scongiurare l’eventualità di recidive per le persone che hanno vinto la propria battaglia contro questa terribile malattia. Eppure non tutti gli ex-pazienti oncologici riescono a farne tesoro. Questi i risultati di uno studio pubblicato sul numero di Maggio del Journal of Clinical Oncology. L’indagine condotta oltreoceano dagli esperti dell’American Cancer Society ha coinvolto oltre 9.000 pazienti cha hanno avuto, o hanno, un tumore.
Il dato riguarda soprattutto le abitudini alimentari e la propensione a condurre una vita attiva più che il vizio del fumo. Infatti mentre per il 90% degli intervistati il fumo di sigaretta è ormai un lontano ricordo, l’80% non mangia abbastanza frutta e verdura. Sono ben il 70% i pazienti che non si decidono a lasciare il telecomando e continuano a fare una vita sedentaria. Gli oncologi consigliano invece di attenersi scrupolosamente a queste buone pratiche non solo quando si è sani, ma anche quando si è già avuto il cancro. Non bisogna credere di essere al riparo da futuri rischi, prima e dopo la malattia valgono le stesse regole.
Nel nostro paese sono due milioni le persone che hanno sconfitto il cancro, e la sopravvivenza a cinque anni di distanza dalla diagnosi attualmente è del 50%. Nonostante l’aumento dei casi di tumore registrato negli ultimi trenta anni il dato è piuttosto confortante, soprattutto se si pensa che questo dato era pari al 39% solo alla fine degli anni ’80. In particolare, afferma Andrea Micheli, dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano, la prognosi sembra essere leggermente più favorevole per le donne, presumibilmente per la loro maggiore propensione a prendersi cura di sè anche aldilà delle cure mediche standard. Seguire uno stile di vita attivo in particolare, può essere di grande aiuto per superare lo stress accumulato a causa delle terapie ed influisce positivamente sullo stato d’animo del paziente.