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Tumore al polmone e metastasi, Tarceva funziona?

 Richiesta di Consulto Medico

Tipo di Problema: tumore polmone (adenocarcinoma) con metastasi

Specializzazione: oncologia

 

“Salve, Mia madre il giorno 6 di gennaio fù portata al pronto soccorso per un forte dolore alla schiena vi risparmio tutta la trafila fatta al pronto soccorso e rimandati a casa con una semplice lombosciatalgia il dolore continuava e abbiamo fatto una risonanza alla schiena da cui si evinceva che il forte dolore era dato dalla frattura di una vertebra . Ricoverata d’urgenza e operata per questa frattura non si capiva da cosa era data la frattura forse da una caduta, da un movimento brusco?? fatto sta che tornata a casa mia madre aveva poca attenzione, era rallentata nei movimenti e mostrava dei comportamenti d’ira verso tutti.

Dopo due episodi di attacchi epilettici e un consulto neurologico , ci consigliano di fare una tac con contrasto e da lì scopriamo un universo che avremmo voluto tenere lontano dai nostri occhi, Mia madre anni 53 ha un tumore al polmone esattamente un adenocarcinoma con metastasi celebrali al 4° stadio e convengono nel dire anche se non con certezza che la frattura della vertebra iniziale sia stata forse causata da una metastasi ossea che interessava proprio quella vertebra. Dopo vari trattamenti per ridurre la compressione cranica, 10 sedute di raDioterapia, iniziamo con 3 cicli di chemioterapia . Dopo di che il controllo con Tac con contrasto total body da cui si è evinto che la chemio non ha avuto alcun risultato anzi il quadro clinico è leggermente peggiorato a livello polmonare con l’ostruzione delle vie respiratorie quindi a rischio embolia polmonare, decidono così di passare al farmaco biologico il Tarceva 150 mg per 3 mesi e nel caso di scarse possibilità di riuscita la sospensione dei farmaci.

Mia madre continua ad essere vigile anche se rallentata, dolori alla schiena continui anche se sorretta da un busto fornitoci subito dopo l’intervento, gonfiore generale dovuto al cortisone e respiro affannato , in tutto ciò si è presentato anche uno scollamento del pericardio posteriore che quindi le da tachicardia tenuta sotto controllo dal farmaco tenormin. Prende il contramal per i dolori siamo arrivati al dosaggio giornaliero di 30 gocce. Volevo sapere secondo voi come quadro dalle poche informazioni che vi ho dato che cosa mi devo aspettare da questo farmaco biologico, per i medici con cui ho parlato la situazione non è rassicurante e laddove la chemio non ha fatto effetto non nutrono molte speranze in questo farmaco. Saluti.

Risponde il dottor Carlo Pastoreoncologo e chemioterapista:

“Gentile Utente, erlotinib (Tarceva) è farmaco a bersaglio molecolare impiegato nella terapia delle neoplasie polmonari in fase diffusiva (ed anche pancreatiche) quando è presente mutazione attivante dell’EGFR (epidermal growth factor receptor). Questo dato si desume dall’esame istologico che viene condotto al momento di identificare e tipizzare una forma neoplastica. Se le condizioni istologiche non sono favorevoli all’impiego, può essere tuttavia prescritto ma con una bassa percentuale teorica di risposta.  Cari saluti ed un grande in bocca al lupo per tutto Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it

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