L’ossessione per la pulizia e la sterilizzazione degli ambienti ed un’igiene sempre più scrupolosa, quasi maniacale, che caratterizza gli asettici spazi della vita moderna, può essere imputabile del vertiginoso aumento dei casi di allergie?
La ricerca si è posta più volte, nel corso degli ultimi anni, questo quesito, rispondendovi spesso in modo affermativo. Nei Paesi sviluppati si stanno estendendo a macchia d’olio reazioni allergiche come la febbre da fieno, l’eczema, l’orticaria e ultima, ma non da meno, soprattutto tra i bambini, l’asma. Per il dottor Guy Delespesse, docente presso l’Université de Montréal, che sostiene la tesi del rapporto proporzionale tra igiene-allergie, il numero di pazienti affetti da allergie sarebbe aumentato proprio a causa dell’eccessiva pulizia.
Le allergie possono essere causate da una storia familiare, dall’inquinamento atmosferico, dagli alimenti, dallo stress, dall’uso di tabacco, e così via discorrendo. Tuttavia, l’esposizione limitata ai batteri ha fatto riflettere il Dr. Delespesse, che è anche direttore del Laboratory for Allergy Research al Centre hospitalier della Université de Montréal.
“C’è una relazione inversa tra il livello di igiene e l’incidenza delle allergie e delle malattie autoimmuni,” spiega il Dott. Delespesse. “Quanto più è sterile l’ambiente in cui un bambino vive, maggiore è il rischio che sviluppi allergie o un problema immunitario nel corso della vita”.