L’ impotenza sessuale maschile è caratterizzata dalla impossibilità di ottenere una sufficiente rigidità per la penetrazione vaginale. Anche se le cause sono spesso organiche (vascolari, endocrine, neurologiche) la componente psichica è sempre presente, accompagnando il disturbo con atteggiamenti depressivi, ansia, ridotta autostima e altri comportamenti negativi, che vanno ad influenzare soprattutto la vita di relazione.
Dal lontano 1998, con la commercializzazione del Viagra e le nuove Cialis e Levitra, molto è cambiato: sesso e sessualità sono diventati più familiari, discussioni sul benessere sessuale della coppia si sono imposte con più energia, raggiungendo un risultato importante. Tuttavia quando le pillole blù non funzionano proprio, si consigliano le protesi peniene. In questo campo l’industria e la ricerca hanno fornito allo specialista prodotti sempre più sofisticati e molto più naturali. Si è passati dalle protesi a volume fisso, a quelle a volume variabile.
Le prime sono meno costose (1,5-3 mila euro) ma costringono a convivere con una costante rigidità peniena, a cui si ovvia posizionando il membro verso l’addome, in basso, lato dx o sn, in modo che risulti “poco evidente e poco ingombrante“. Le seconde superano i 7 mila euro, funzionano mediante un sistema idraulico e per questo soggette, seppur raramente, a guasti meccanici (meno dell’1%). Nel complesso però risultano più fisiologiche in quanto consentono di ottenere l’erezione prima dei rapporto sessuale.